DI COSA STIAMO PARLANDO?

Il Real Time Marketing è un’approccio al mercato che fa leva sulla capacità aziendale di rispondere velocemente ad eventi e stimoli esterni. Nel campo del marketingsi intende quindi la capacità di rispondere in chiave commerciale/promozionale.

COMUNICARE “in real time” significa invece reagire velocemente a eventi accaduti in modo più o meno inaspettato (es. vittoria della Nazionale, elezione di un presidente, gaffe durante gli Oscar), ovvero produrre e pubblicare contenuti “in tempo reale”. DIVERSO è celebrare momenti legati alla stagionalità e programmabili (festa della donna, della mamma, etc.).

Rispondiamo alle principali domande sull’argomento:

CHI FA O POTREBBE FARE REAL TIME COMMUNICATION?

  • Prodotti/brand che non hanno contenuti (o quasi); che non hanno modo di fare storytelling “emozionali” né sono soggetti a promozioni commerciali particolari. Provate voi a essere interessanti parlando per 3 anni delle proprietà di un detersivo.
  • Tutti: qualunque brand può trovare un modo per reagire in modo creativo e intelligente agli stimoli esterni.

PERCHE’ fare TIME COMMUNICATION?

  • Uno degli intenti è divertire e coinvolgere gli utenti (e ancora di più gli addetti ai lavori…)
  • Permette di dimostrare una certa reattività creativa del brand rispetto all’attualità e alla stagionalità.
  • È una soluzione perfetta per rimpolpare un piano editoriale social povero di contenuti di valore.

QUANDO HA SUCCESSO? E COSA INTENDIAMO PER SUCCESSO?

Un contenuto di “Real Time Communication” ha successo nel momento in cui la risposta degli utenti, quantitativamente e qualitativamente, contribuisce (giorno dopo giorno) a dare un boost di engagement e di sentiment positivo nei confronti del brand che propone il contenuto.

Spesso è la RTC ad essere pprezzata dagli addetti ai lavori perchè apprezzano la capacità di brand e agenzie di essere creativi, tuttavia anche gli utenti-consumatori spesso apprezzano questi contenuti perché talvolta sono sorprendenti, altri inaspettati, a volte geniali, spesso simpatici: sono contenuti che NON sono commerciali e in quanto tali si prestano molto di più all’interazione tra pubblico e azienda.

 A volte puo essere dannosa?

Esistono casi in cui iniziative di RTC si rivelano un flop più o meno clamoroso: gli esempi di contenuti di cattivo gusto o facilmente mal interpretabili si sprecano.

La Comunicazione in Real Time è infatti delicatissima dal momento in cui ci sono tematiche off limits, battute “da bar” rischiose, fraintendimenti facili: per essere azzeccata deve essere “safe”, inattaccabile e oggettivamente comprensibile da tutti.

 

Fonte – www.davidelicordari.com